A volte i genitori sentono il bisogno di rivolgersi ad uno psicologo per aiutare loro figlio a gestire ed affrontare situazioni particolari come un divorzio, la nascita di un fratellino, un lutto…
I bambini ci mandano ‘segnali’ di sofferenza, spesso senza riuscire a raccontarcelo con le parole ma attraverso agiti e somatizzazioni, difficoltà legate all’ alimentazione, al sonno, alla gestione delle emozioni, dell’ aggressività e della rabbia, all’ isolamento, all’ attenzione o problemi del linguaggio.
Alcune problematiche vissute dai bambini spesso si risolvono da sole in poco tempo o con il progredire della crescita. Osservarle, però, e porsi delle domande su quanto i figli stanno cercando di comunicarci con i loro comportamenti è sicuramente un aspetto positivo per evitare che queste difficoltà permangano o invece si risolvano nel più breve tempo possibile.
Il coinvolgimento dei genitori nel percorso psicologico del bambino è necessario dal momento che loro richiedono l’intervento dello psicologo, sono loro ad osservare i disagi del figlio e a ‘vivere’ insieme a lui le dinamiche familiari che possono incidere sullo sviluppo della sofferenza del bambino. Sono i genitori per primi a dover comprendere, con l’aiuto del professionista, l’origine della sofferenza del figlio, creando poi un contesto familiare positivo ideale per migliorare la situazione.
“Un bambino può insegnare sempre tre cose ad un adulto:
a essere contento senza motivo,
a essere sempre occupato con qualche cosa,
a pretendere con ogni sua cosa quello che desidera”
P.C.
Essere genitori non è un compito facile, accompagnare nostro figlio nel suo sviluppo di crescita richiede un impegno costante e spesso si ha paura di sbagliare o non essere ‘sufficientemente perfetti’ ma… la perfezione non esiste!
Attraverso questo tipo di colloqui di supporto si cerca di rispondere ai dubbi dei genitori su particolari tematiche relative al percorso di educazione- crescita del proprio figlio, dando un aiuto concreto per cercare di comprendere ‘cosa passa nella testa‘ dei bambini e degli adolescenti, per migliorare la relazione con i figli, rafforzare e sostenere le proprie competenze educative e genitoriali.
Tramite questo percorso ogni genitore può divenire consapevole del proprio modo di relazionarsi con i figli, alla luce anche dei propri vissuti d’infanzia, e può quindi riuscire a migliorare i rapporti familiari e a gestire al meglio eventuali momenti di disagio o di conflitto.