” A Ondate ” di AJ Dungo
– CRESCIAMO LEGGENDO, TRA ALBI (graphic novel) E PAROLE –
“A Ondate” di AJ Dungo, ed. @baopublishing
L’autore ha fatto una promessa e non ha potuto che mantenerla. Ha promesso a Kristen, la ragazza che ha amato, che avrebbe scritto di loro e così è stato.
Immagini dai toni color sabbia che raccontano la storia dei miti del surf intervallate da immagini dai toni color celeste/ azzurro che raccontano invece dell’amore tra due giovani, un amore che va oltre la distanza e oltre la malattia. È proprio come essere in mare, tra un onda che arriva e poi si ritira… e poi ne arriva una nuova… ti culla… ti sconvolge… così è il mare .
@agedungs parla con una semplicità disarmante del dolore, quello che arriva ‘a ondate’, come le onde quando si surfa. La malattia che annienta il fisico ma non una mente che non vuole arrendersi, la sofferenza di chi è impotente, il dolore della perdita che sommerge, l’amore che resta, i ricordi e la passione che non passa mai.
Di tutto questo parla (e di molto di più!) “A Ondate”.
Non si può aggiungere altro perché quello che questa graphic novel mi ha lasciato è silenzio, il silenzio portatore di calma o di qualcosa di forte da dover affrontare, quello spazio in mezzo che non può essere riempito a parole ma solo vissuto.
#cresciamoleggendo
Cristina Mariani
Psicologa – Senago
” La pasticceria Zitti ” di R. T. Bruno e @pallo_illustrations
– CRESCIAMO LEGGENDO, TRA ALBI E PAROLE –
“La pasticceria Zitti” di R. T. Bruno e @pallo_illustrations ,ed. @la_margherita_edizioni
“La vita delle persone svantaggiate è silenziosa, fatta di piccole cose. Nessuno ci bada. La folla indaffarata quasi non le vede. Eppure loro affrontano le difficoltà con dolcezza e conoscono un segreto… che regalano generosamente, senza chiedere nulla in cambio.”
Le parole vanno usate con cura. Ma quante parole usiamo al giorno? E quante di queste sono vuote, feriscono? Quante servono a poco? Quante ci permettono di condividere davvero qualcosa, di comunicare, di capirsi? Come se fossimo sempre immersi e in contatto ma in realtà soli.
E allora forse quello che bisogna cercare di fare è immergersi in attimi di silenzio, in cui non c’è un perenne rumore di sottofondo ma ci sei tu e quello che vuoi, tu e quello che provi, tu e quello che vuoi far arrivare agli altri.
Il Signor Zitti, un elefante pasticcere, ce lo ricorda… lui che non è in grado nè di parlare nè di sentire ma che con il suo ‘ingrediente segreto’ arriva al cuore di tutti gli abitanti della sua città e ne cambia l’umore è la sorte. E alla fine, un tipo speciale come lui può solo essere ripagato con un dono speciale.
Grazie Signor Zitti perché ci racconti che le parole hanno un peso ma anche il silenzio è indispensabile. Anche i ‘gesti muti’ come uno sguardo, un buon dolce preparato, una mano tesa arrivano laddove nessuna parola potrebbe mai arrivare.
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Cristina Mariani
Psicologo – Senago
Learn MoreLIBRI IN FRASI
Libri in frasi
” Non sapendo che lavoro fai, non è sapendo che animale sei che io capirò chi sei. Solo leggendoti un libro ad alta voce e vedendo dove ridi e dove piangi che io potrò conoscerti “
N. Pesce
” Siamo entrati in contatto con N.Y. – diranno – siamo stati sulla High Line e abbiamo visto un uomo ed una donna che camminavano lungo gli antichi binari in disuso, cercando di restare in equilibrio pur non osando prendersi per mano. “
A. Aciman
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Cristina Mariani
Psicologo – Senago
Learn More” La volpe che amava le piccole cose ” di @nicolapescehimself
– CRESCIAMO LEGGENDO –
“La volpe che amava le piccole cose” di @nicolapescehimself , ed. @mondadori
“…il giorno che vi scrissi la parola ‘amure’ non volevo farlo e chiusi il libro di scatto. Ma fu come se quella parola fosse una piccola brace: brució un pallino in tutte le pagine che venivano dopo. Non mi fu più possibile pensare al mio passato senza lei, nè fare pensieri sul futuro. Tutti quei ricordi ai quali mutamente avevo sempre assistito da solo volli raccontarglieli e li rivissi insieme a lei, e non furono più ricordi belli o brutti, ma solo ricordi dolci, e fiorì tutta la mia vita. Anche gli anni senza amici, i giorni che era morta mia madre… ogni cosa mi aveva reso quello che sono, e lei amava quello che sono, e così il mio passato si deve infinitamente bello.”
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Cristina Mariani
Psicoterapeuta – Senago
Learn MoreNon c’è separazione se c’è relazione
Non c’è separazione se c’è relazione: questa frase racchiude in poche parole il senso del tempo che sto vivendo.
Da sempre le chiusure e i saluti mi mettono alla prova, ho sempre fatto fatica a lasciar andare, a prendere decisioni definitive per il timore di sbagliare, di non essere all’altezza di quella decisione, di non avere il controllo…e andare avanti da ‘soli’ fa paura. Nel tempo ci ho lavorato, ho capito e il mio lavoro è stato una vera palestra.
Ogni terapeuta ha il compito di aiutare le persone, con i propri strumenti e trovandone di nuovi, accompagnandole per mano passo dopo passo, ma pronto a lasciare quella mano quando arriva il momento giusto per farlo.
Quello che si crea in un percorso di terapia penso resti per sempre, sotto forma di riflessioni, come frutto di cambiamento o conferma di quello che siamo, come modello di relazione differente, come mettersi in gioco.
E dalla parte del terapeuta cosa c è quando si chiude una terapia?
C’è sicuramente l’esigenza di curare quella chiusura, c’è commozione…. Come un bambino che ad un certo punto si alza in piedi e una caduta dopo l’altra, prima tentennante cercando appoggi poi sempre più sicuro inizia a camminare così…. una persona che riconosce di essere in grado di farcela da sola, di comprendere di avere gli strumenti per potercela fare… è un momento impagabile.
E poi ci sono mille emozioni che si alternano, si ripensa alla strada fatta, alle fatiche condivise, a quei momenti in cui senti che si è creata quella relazione essenziale per poter andare avanti e poterci credere davvero, ai vacillamenti, ai peggioramenti e ai miglioramenti.
Se si potesse avere un’immagine di ogni persona che varca lo studio nei primi colloqui e poi come questa possa modificarsi nel tempo, arrivando alla chiusura…
Spesso mi vengono fatte domande sui percorsi, mi viene chiesto come si fa a ricordare le storie di vita di ognuno, se alcune storie mi colpiscono di più, se ‘me le porto a casa’. Come in ogni relazione, qualsiasi essa sia, ci sono persone con cui si entra in sintonia subito, altre che richiedono di mettere in campo ‘parti’ differenti di sè. Ci sono storie che…….risuonano dentro. E c’è tutto un lavoro che ogni terapeuta deve fare oltre il colloquio per cercare di costruire il meglio, a volte anche riconoscendo qualche errore o le difficoltà.
Ma oggi penso di avere una certezza: non esiste un percorso uguale all’altro semplicemente perché non c’è una vita uguale all’altra. Ci sono ‘solo’ persone che portano con fatica il loro vissuto, chiedendoti di conservarlo e non c’è bene più prezioso.
Gocce di Psicologia
Cristina Mariani
Psicologa Senago
“Oh, quante cose vedrai!” di Dr. Seuss – #cresciamoleggendo
– CRESCIAMO LEGGENDO, TRA ALBI E PAROLE –
“Oh, quante cose vedrai!” di Dr. Seuss, ed. @mondadori_libri_ragazzi
“Hai cervello nella testa. Hai piedi nelle scarpe. Puoi andare dove vuoi… Sei TU che decidi dove andrai”
Ecco una delle prime frasi con chi inizia questo albo, dedicato ad ogni bambino che sta iniziando a vivere le sue prime avventure.
Ma è anche un libro, come gli albi di qualità ci insegnano ogni volta, per i grandi che continuano a percorrere il loro cammino.
Perchè la vita accade, tra obiettivi da conquistare, successi ma anche insidie che ci fanno arretrare o paure che ci bloccano in un tempo sospeso.
A volte la solitudine rimbomba nel cuore “ma andrai avanti, nonostante il tempo cattivo. Andrai avanti nonostante i nemici in arrivo. Andrai avanti nonostante gli Scracchi Stridenti. E ancora avanti, per spaventosi torrenti, nonostante le braccia dolenti e le scarpe dalle suole consunte. (…) Ce la farai? Si, ce la farai certamente! (Garantito al 98 e 3/4 per cento.)”
Un albo che può essere un dono prezioso nelle mani di chiunque, da un piccolo che sta per nascere, ad un bambino che deve affrontare le sue paure, ad una persona che ha bisogno di continuare a credere ai propri sogni e alle sue risorse.
“Io cambierò il mondo. Poesie per crescere” di J. Carioli e C. Armellini
– CRESCIAMO LEGGENDO, TRA ALBI E PAROLE –
“Io cambierò il mondo. Poesie per crescere” di J. Carioli e C. Armellini, ed. @fatatrac
Diventare grandi: un viaggio fatto di scoperte, paure e coraggio, ricerca di conforto e rassicurazione alternata a voglia di conoscere e viaggiare (anche solo con la fantasia!)
Ecco delle poesie dai toni melodiosi, divertenti e leggere ma che sanno arrivare al profondo di ogni bambino ‘che siamo stati’ e parlare ad ogni piccolo che sta crescendo.
Per ritrovare chi eravamo e il nostro viaggio di crescita, ricordandoci che ogni bambino ha davvero in sè il potere di cambiare il mondo!
#cresciamoleggendo
Cristina Mariani
Psicoterapeuta – Senago
Qualche albo da risfogliare per la festa del Papà
– CRESCIAMO LEGGENDO, TRA ALBI E PAROLE –
Qualche albo per il 19 Marzo da risfogliare
“Cose da fare”, O. Jeffers – @zoolibri_books
“Chiedimi cosa mi piace”, B. Waber e S. Lee – @terredimezzo
“Le mie mani sono le tue ali”, A. Pellai – @deagostinilibri
“Papà, mi prendi la luna per favore?”, E. Carle – Mondadori Libri per Ragazzi]
“Ti voglio bene, papà!”, E.Carle – Mondadori Libri per Ragazzi]
“Ci pensa il tuo papà”, M. d’Allancé – @babalibri
“Gruffaló e la sua piccolina”, J. Donaldson e A. Sheffield – @edizioniel
AMORE tra Albi e parole – #cresciamoleggendo
– CRESCIAMO LEGGENDO, TRA ALBI E PAROLE E L’AMORE –
Ho sempre vissuto da piccola un eterno conflitto interiore in questa giornata. Per una scusa o per l’altra S. Valentino deludeva sempre le mie aspettative da ragazzina. Ricordo che molti 14 febbraio sono stati una ricerca quasi doverosa e unidirezionale di un festeggiamento che forse, alla fine, per motivi diversi, non sentivo in fondo nemmeno io.
Devo dire che il mio rapporto con questo giorno è cambiato quando ho iniziato a capire che non dovevo ricercare per forza l’amore nella relazione amorosa ma che potevo simbolicamente festeggiare me stessa e l’amore che mi muove in quello che faccio e in quello (e le persone) a cui tengo.
Non a caso non ricordo in passato molti 14 Febbraio degni di nota… quello che ricordo con tenerezza è stato quando ho ricevuto un peluche che desideravo tantissimo (esiste ancora in casa mia! ) regalatomi da mia mamma. E poi i bigliettini pieni di cuori che facevo alla mia famiglia.
Oggi per me è semplicemente un momento in cui simbolicamente penso all’amore in ogni sua forma, da quello per sè stessi a quello per la famiglia, per quello in cui si crede, per le persone a cui pensi.
Ho provato a selezionare tra i miei albi alcune illustrazioni che meglio potessero descrivere quelli che possiede essere per me alcuni dei volti dell’amore.
Amore che ci sarà oltre ogni distanza terrena, amore puro e indelebile nel tempo.
Amore come prendersi cura di sè e per chi ci è accanto.
Amore ricucito e amore destinato, amore che parla di vita vissuta.
Amore fatto di gesti e parole semplici ma eterne, amore fatto di ricordi.
Amore fatto di quello che amiamo.
Amore come pazienza, attesa, a volte incomprensione, indecisione, compromessi, crescere insieme.
Amore per sè, per tutte le parti di sè.
Titoli degli albi nelle illustrazioni:
“Lei ci sarà sempre” , ed. @leoneverde.edizioni
“Mi ricordo di te”, ed. @giuntieditore
“Il piccolo libro dell’amore”, ed. @clavis_publishing
“Innamorati”, ed. @terredimezzo
“Vita”, ed. @rizzolilibri
“Che cos’è la vita”, ed. @kite_edizioni
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