Libri per bambini 0-1 anno
#cresciamoleggendo con un esempio di coloratissimo libro per i primi mesi di vita (Tiny Love)
Oggi sono numerosi i libri per l’infanzia presenti nella quotidianità dei bambini, grazie all’ idea che la lettura sia fondamentale per lo sviluppo di capacità linguistiche, cognitive, intellettive ed emotive. Sicuramente i libri per i bambini che non sanno ancora leggere sono equiparati a tutti gli altri giocattoli. Il libro, tramite l’aiuto dell’adulto, deve essere manipolabile e attirare l’attenzione dei piccoli.
Deve essere costituito da materiali e formati particolari che possano attirare l’interesse dei bambini anche solo toccandoli o guardandoli.
Nei primi mesi di vita i libri devono essere morbidi, atossici, lavabili e facilmente manipolabili, fatti di stoffa, plastica, gomma o di spugna, a volte anche di cartone resistente per essere esplorati dai bambini senza rovinarsi o distruggersi. I libri adatti a questa fascia d’età (0-1 anno) devono essere letti con il corpo. Possono essere di forma variabile, riprodurre la forma di altri oggetti o animali, magari inerenti alla storia trattata, riescono a stare in piedi per lo spessore delle pagine ma anche grazie a ruote o altri supporti.
Spesso sono multisensoriali, riproducono suoni e odori diversi, presentano all’ interno specchietti e finestrelle o alette per far apparire o scomparire gli oggetti. Le storie trattano temi vicini al quotidiano in modo tale da poter essere facilmente riconosciuti. Riguardano per lo più figure di riferimento, oggetti familiari, animali domestici e routines legate a vari momenti della giornata come il pranzo, il sonno, il bagno.
Le illustrazioni racchiuse nel libro per lo più occupano tutta la pagina e sono semplici, chiare e dai colori vivaci, appaiono quasi sempre su sfondo bianco.. Le ombre sono assenti o poco usate. Di solito le figure sono intere con un soggetto centrale unico, senza troppi dettagli e rappresentate di fronte, con il contorno marcato. Il piacere di queste prime esperienze di lettura dell’immagine derivano proprio dalla capacità di riconoscere qualcosa che nella realtà appare tridimensionale, appiattito in un’immagine bidimensionale e dall’abilità di riconoscere il nesso che lega le figure tra loro.
Il linguaggio usato, se presente, è semplice e familiare per il bambino. Il testo deve essere strettamente collegato all’immagine rappresentata e al ridotto vocabolario del bambino. Spesso ci si limita a qualche parola o frase in rima, scritte in stampatello maiuscolo e poste nella parte alta o bassa della pagina, sotto o sopra l’immagine a cui si riferiscono. Le stesse parole vengono ripetute più volte per attirare l’attenzione del bambino, per la musicalità e per fare in modo che possano essere memorizzate. L’adulto può benissimo inventare e fornire le parole alle immagini, creando una storia che sa può piacere al suo bimbo anche in assenza di testo scritto.
Non è mai troppo presto per far conoscere ai piccoli il piacere di sfogliare, guardare un libro!
Dott.ssa Cristina Mariani
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