CRESCIAMO LEGGENDO – “La sostituta” di S. Adriansen – Mathou

“La sostituta” di S. Adriansen – Mathou, ed. @beccogiallo

Ognuno ha il suo percorso, non c’è giudizio… tu l’hai desiderata una sostituta in qualche momento?

Questa graphic novel è approdata sulla mia libreria un po’ di tempo fa per l’argomento trattato e leggendo da più parti diverse recensioni interessanti.

Non posso parlare di questa graphic senza metterci anche un ‘pezzo di me’ e una parte del mio vissuto; devo ammettere che non sono riuscita a leggerla fino a qualche mese fa, forse doveva arrivare il momento giusto…

Sfogliavo le pagine e un po’ è come se scottassero. Ne avevo paura, paura di ripensare ad un periodo della vita che per circostanze e sfortune non è stato bello come doveva essere e ho davvero fatto fatica a farci i conti e a ‘mettermelo via’.

Queste pagine raccontano proprio quello che spesso accade… arrivi a desiderare una ‘sostituta’, un’altra te che possa fare al tuo posto, che sia in grado di fare tutto quando tu vorresti solo poter ammettere che stai facendo fatica. Ma non puoi ammetterlo perché ti sentiresti ancora più in colpa e la critica è sempre dietro l’angolo. Il pensiero comune ti fa sentire spesso non adeguata: una madre (“da sempre la cosa più naturale del mondo esserlo, no?”) che non riesce subito ad occuparsi del suo bambino, che è stanca, che non può dare nutrimento al suo piccolo… che madre è?

Negli ultimi anni uno dei miei obiettivi in studio (e fuori) è stato legittimare le emozioni che arrivano dopo il parto per lasciare che possano essere accolte senza sensi di colpa. Non tutto deve per forza essere bello, ci si può sentire spaesate e fragili. È normale sentirsi sulle montagne russe, è normale avere voglia di staccare e di prendersi dei momenti per sè (questo non significa non voler bene al proprio bambino!). Non c’è incapacità, non c’è colpa, non esiste un manuale da seguire o regole ‘per forza’.

#cresciamoleggendo

Cristina Mariani

Psicologo  –  Senago