Che giornata è stata oggi? Una giornata un pó difficile.
Che giornata è stata oggi? Una giornata un pó difficile.
Difficile per le storie che ho ascoltato e per quel desiderio di aiutare di più ma di non poter fare molto di più.
Difficile per quella frase che ho sentito “Stai tranquillo Papá, andrà tutto bene. Ci sentiamo dopo quando sei arrivato in ospedale” che poco celava una forte preoccupazione ma che voleva trasmettere tutta la vicinanza nella forzata lontananza. .
Difficile perché la tensione diventa poca sopportazione, difficile perché la mancanza diventa commozione.
Oggi più che mai sono vicina con tutto il cuore alle persone che in questo momento stanno affrontando tutto da sole, a quelle persone che sono in attesa di avere notizie di un proprio caro, a quelli che soffrono per una perdita, a quelli che lottano per curare o per curarsi
E a tutti gli altri? Che giornata è stata oggi? Mi è venuto in mente che ad alcune persone che vengono in studio, chiedo di scrivere ogni sera una piccolissima cosa positiva che è successa durante la loro giornata proprio per trovare una minima nota positiva in una sinfonia non piacevole. .
Allora oggi ho deciso di farlo anche io. All’inizio, avevo davanti il vuoto. Poi ho iniziato a ripercorrere la giornata alla ricerca di quei piccolissimi attimi positivi che però sono stati indispensabili per non considerare la giornata solo ‘difficile’. .
1- Rileggere il bigliettino che è riuscita a farmi avere mia mamma
2- Conoscere una nuova canzone mai ascoltata prima e riascoltarne, dopo anni, un’altra dimenticata
3- Mia figlia appiccicata con manine e labbra al vetro della doccia che mi manda baci come se non mi vedesse da ore
4- Disegnare uno smile gigante sullo specchio appannato che poi mi guardava tutto contento
5- farmi una buonissima crêpe alla nutella e mangiarla con gusto
E ora so cosa posso aggiungere a “Difficile” quando mi domando “Che giornata è stata oggi?”
Dott.ssa Cristina Mariani
Psicologo – Senago
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